Cosa rispondere a uno scettico sulle criptovalute
Gli addetti ai lavori o comunque le persone appassionate al mondo delle criptovalute, spesso si interfacciano con scettici, ignari del funzionamento di questo mondo, ma con la convinzione consolidata che sia tutta una truffa e che le blockchain andrebbero spente in blocco.
Andiamo a dare alcune risposte razionali e motivate a chi è pronto a criticare questo mondo senza conoscerlo.
Le criptovalute sono una truffa
È vero che ci sono state molte truffe e frodi nell’ambito delle criptovalute ma questo non significa che siano automaticamente truffe. Basti pensare a Bitcoin, un asset di valore unico nel suo genere o Ethereum con cui nasce la finanza decentralizzata. Queste rappresentano solo la cima dell’iceberg.
Inoltre, le criptovalute stanno diventando sempre più integrate nell’economia globale. Questo dimostra che stanno diventando sempre più accettate e che stanno diventando una parte importante del panorama finanziario globale.
In ogni settore, ci saranno sempre truffatori e frodi da evitare. Questo non esclude le criptovalute ma dire che siano tutte una truffa è un concetto fuorviante.
Lavori con le criptovalute? Allora sei un truffatore
Quante volte, parlando di criptovalute con i tuoi conoscenti hai avuto la percezione di essere visto come un ladro? Mi chiedo, trader, sviluppatori di smart contract, project manager, creatori di contenuti, social media manager e tante altre posizioni sono coperte da truffatori?
Certo che no.
Le criptovalute sono uno strumento finanziario come qualsiasi altro. Ci sono persone che usano le criptovalute per truffare gli altri, così come ci sono persone che usano le monete tradizionali o le carte di credito per lo stesso scopo.
Il fatto che ci siano alcuni truffatori che usano le criptovalute non significa che tutte le persone che le utilizzano siano truffatori. È un po’ come dire che i siciliani sono tutti mafiosi (io sono siciliano e non sono certo mafioso).
Al contrario, molte persone che lavorano con le criptovalute sono persone oneste e rispettose della legge che cercano di guadagnare denaro in modo legittimo.
Le schede video costano troppo per colpa di Bitcoin
L’aumento del prezzo delle schede video non è causato solo dal mining di criptovalute, ma da una combinazione di fattori, tra cui la scarsità di componenti elettronici a livello globale, l’aumento della domanda di tecnologie avanzate per il gaming e l’elaborazione di dati. Per non parlare della speculazione.
E poi c’è un aspetto tecnico. È possibile che alcune persone utilizzino schede video per il mining di Bitcoin in quanto viene richiesta la potenza di calcolo della GPU, ma il mining avviene ormai tramite hardware specifico, chiamato ASIC. Quindi, il mining di Bitcoin con schede video è ormai pressoché obsoleto.
Motivo per cui, chi cerca di trovare il capro espiatorio in Bitcoin per l’aumento del costo delle schede video dovrebbe prima informarsi bene su come nasce una criptovaluta.
Le criptovalute inquinano
Il connubio inquinamento-criptovalute è spesso fuorviante e denota una scarsa competenza da chi sostiene argomenti del genere.
È vero che Bitcoin con il suo mining inquina ma non è l’unico responsabile del consumo di energia nel mondo né quello principale. Alcune stime suggeriscono che Bitcoin consuma solo una piccola frazione dell’energia globale e che molte industrie tradizionali hanno un impatto ambientale molto maggiore.
Spesso gli impianti di mining sono collegati a degli impianti di energia rinnovabile azzerandone quindi le emissioni. Si stima infatti, che circa il 54%-58% degli impianti di mining siano collegati a fonti rinnovabili. Il che è ovvio perché è interesse degli stessi miners abbattere i costi dell’energia.
Inoltre Bitcoin è un caso per via del suo algoritmo di consenso Proof-of-Work che richiede un impianto di mining con conseguente ingente consumo di energia. Molte altre criptovalute come Ethereum o BNB sfruttano altri algoritmi come il Proof-of-Stake che non richiedono nessun impianto di mining ma un normale computer. Per cui il loro impatto sull’ambiente è pressoché trascurabile.
Le criptovalute non sono legali
Dipende dal paese in cui si trovano. Lo Stato italiano tassa le plusvalenze sulle criptovalute per il 26%, ciò significa che in Italia sono perfettamente legali.
In molti paesi, le criptovalute sono considerate legali e possono essere utilizzate come forma di pagamento o di investimento. In alcuni casi, i governi stanno addirittura sviluppando regolamentazioni specifiche per il mercato delle criptovalute. Ultimo di questi il MiCa che sta portando importanti regolamentazioni in Unione Europea.
Tuttavia, ci sono anche paesi che non considerano le criptovalute legali, o che hanno adottato politiche restrittive nei confronti del loro utilizzo. In alcuni casi, le criptovalute possono essere considerate illegali o essere regolamentate solo in modo limitato.
Con le criptovalute non posso farci la spesa
Convertire criptovalute in euro è un’operazione semplicissima. È un servizio offerto da gran parte degli exchange centralizzati e ci sono molti altri servizi che acquistano le tue criptovalute in cambio di valuta fiat.
Negli ultimi anni, sempre più aziende hanno iniziato ad accettare le criptovalute come pagamento, in particolare Bitcoin, ma anche altre come Litecoin e Bitcoin Cash. Sempre più aziende, sia grandi catene che realtà locali accettano le criptovalute come forma di pagamento. È ancora una nicchia ma presto le cose potrebbero cambiare grazie a tecnologie come Lightning Network.
Esistono diverse carte di debito prepagate che consentono di spendere le criptovalute come se fossero denaro fiat, rendendo così possibile l’utilizzo delle criptovalute per fare acquisti quotidiani come si fa con le carte di credito o di debito tradizionali.
Sempre più servizi accettano pagamenti in criptovalute senza passare da valuta fiat. Si possono acquistare abbonamenti, carte regalo o pagare direttamente ai gestori per beni e servizi. Non siamo certo all’adozione di massa, tuttavia con le criptovalute si possono fare molti più acquisti di quanto si possa immaginare.
Infine, l’adozione del metaverso sta spingendo sempre più all’utilizzo delle criptovalute come forma di pagamento. Questo è un primo passo al Web 3.0 che cambierà il modo di vedere e di utilizzare internet.
Le criptovalute favoriscono la criminalità
Chi afferma concetti del genere dovrebbe prima studiare la blockchain. La tecnologia che supporta le criptovalute è utilizzata per creare registri pubblici e trasparenti che possono aiutare a prevenire frodi e transazioni illegali. Questo perché ogni operazione on-chain è visibile a chiunque, incluse quelle fraudolente.
L’obiettivo finale dei criminali non è quello di ottenere criptovalute ma valuta fiat e per convertire criptovalute deve comunque passare per servizi centralizzati che richiedono una KYC e il passaggio verso un istituto bancario. Certo possono esserci eccezioni ma mi sembra un passaggio alquanto complesso per “favorire la criminalità”.
Va anche sottolineato che la maggior parte delle attività criminali coinvolge ancora denaro fiat, ovvero la moneta tradizionale emessa dal governo, e non le criptovalute. Quindi, mentre le criptovalute possono essere utilizzate per attività illegali, non è vero che favoriscono la criminalità.
Le criptovalute non hanno valore
il valore delle criptovalute è determinato dalla domanda e dall’offerta sul mercato e può essere influenzato da vari fattori, come l’adozione da parte del pubblico, le notizie sul mercato, la sicurezza delle piattaforme di trading e la percezione pubblica. Così come avviene per le valute tradizionali o per qualsiasi altro bene.
Se ci soffermiamo solo su Bitcoin, si tratta di una valuta che non appartiene a nessuno, quindi non governabile, con una supply limitata e quindi con un principio di scarsità che tende a farlo salire di valore nel tempo. Ovvero l’esatto contrario delle valute fiat che perdono sistematicamente valore nel tempo (inflazione).
Gli NFT non servono a niente
Gli NFT hanno molto più valore di quanto possa sembrare a prima vista e possono rappresentare molto più di semplici immagini pixelate.
Sono un nuoo modo per creare opere d’arte digitali uniche e autentiche, il che è stato molto difficile da fare in passato. Utilizzano la tecnologia blockchain per garantire l’autenticità e la proprietà delle opere d’arte digitali, il che è una grande innovazione nel mondo dell’arte digitale.
Inoltre, possono essere utilizzati per rappresentare oggetti virtuali, come armi o oggetti di gioco, o addirittura rappresentare la proprietà di beni fisici come immobili o veicoli. Io stesso ho creato un NFT legato al mio romanzo.
Infine, gli NFT stanno diventando sempre più importanti per l’industria dell’intrattenimento, con artisti, musicisti e celebrità che utilizzano gli NFT per creare esperienze uniche per i loro fan. Gli NFT possono essere utilizzati per offrire contenuti esclusivi, accesso a eventi o merchandise, il che li rende un modo innovativo per creare un rapporto più stretto tra i fan e gli artisti.
Se dopo queste risposte il vostro interlocutore è ancora scettico, arrendetevi e dategli ragione come si fa con i casi psichiatrici.
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Ottimo articolo…ora avrò le risposte giuste da dare.