Trezor Vs. Safepal. Recensione e confronto

Trezor e Safepal sono tra i principali produttori di portafogli elettronici per la custodia di criptovalute. In questo articolo, confronterò due dispositivi delle rispettive case, evidenziandone le caratteristiche.

In particolare, in questo articolo confronterò il Trezor One e il Safepal S1 dopo un lungo periodo di utilizzo. Non mancheranno riferimenti ad altri dispositivi delle due case produttrici.

Dimensioni dei dispositivi

Entrambi i dispositivi hanno dimensioni ridotte e adatte al trasporto. Tuttavia, un punto va al Trezor per le dimensioni estremamente ridotte che non compromettono l’usabilità.

Infatti, mentre il Safepal S1 ha le dimensioni di una carta di credito, il Trezor One occupa circa un terzo dello spazio. Tuttavia, il display del Safepal è poco meno del doppio rispetto a quello del Trezor.

Solidità dei dispositivi

Nessuno dei due dispositivi può vantare un’eccellente solidità. Tuttavia, attribuisco un punto al Safepal, poiché la scocca in PVC e in ABS sembra essere più solida rispetto a quella del Trezor One.

La solidità è stata inoltre aumentata sul Safepal S1 Pro, realizzato in lega di alluminio e vetro temperato. Al contrario, il Trezor One potrebbe essere aperto facilmente con un coltello, opzione fattibile anche sul Safepal, ma con maggiori difficoltà e rischio di compromettere il dispositivo.

Usabilità

Anche in questo caso attribuisco un punto al Safepal. Il suo QR Code scanner e la batteria interna consentono di utilizzarlo senza cavi USB. Inoltre, i cinque tasti permettono una navigazione più facile nel menu. La navigazione è stata migliorata con la nuova versione X1, che include una tastiera numerica con dodici tasti.

Al contrario, il Trezor richiede sempre un cavo USB per l’alimentazione, il che ne aumenta l’ingombro. Inoltre, i due tasti fisici, migliorati comunque dal display touch screen del Trezor T, rendono la navigazione un po’ più complessa.

Compatibilità con protocolli decentralizzati

In questo caso, il punto va attribuito al Trezor. Essendo una delle prime aziende a entrare nel settore, ci sono un maggior numero di applicazioni di terze parti compatibili con i suoi dispositivi.

L’associazione con Metamask per le reti EVM e con altre non EVM rende il Trezor un ottimo dispositivo per l’interazione con piattaforme decentralizzate. Al contrario, per utilizzare Safepal, è necessario Wallet Connect, meno presente tra i vari protocolli.

Applicazioni delle case madri

Entrambe le applicazioni delle case madri sono eccellenti. Sia il Safepal App che il Trezor Suite sono intuitive e ricche di opzioni.

Il Trezor Suite ha il vantaggio di essere multipiattaforma, quindi disponibile sia su Desktop che su Mobile, mentre l’app Safepal è un’esclusiva mobile. La presenza di una versione compatibile con Ubuntu è un valore aggiunto non da poco. Tuttavia, il secondo lo ritengo il miglior wallet mobile in assoluto.

Procedura d’aggiornamento del firmware

Come in tutti i dispositivi alimentati da USB, occorre attribuire un punto al Trezor. Infatti, tramite il Trezor Suite, è sufficiente un clic per aggiornare il firmware e le varie applicazioni e tenere il dispositivo sincronizzato con gli ultimi upgrade.

Al contrario, il Safepal richiede più passaggi, come l’inserimento del codice SN sul sito e il download del file nel dispositivo collegato al PC. Un utente alle prime armi non sarebbe in grado di effettuare l’upgrade con facilità.

Sicurezza

Fino a poco tempo fa, avrei attribuito un punto al Safepal, in quanto il Trezor One è dotato di un microcontrollore privo di certificazioni, mentre i chip dei Safepal adottano uno standard CC EAL5+. Inoltre, essendo un dispositivo completamente isolato con un QR Code scanner, lo rende estremamente sicuro.

Tuttavia, con l’uscita del Trezor Safe 3, questo gap è stato compensato da un chip con standard CC EAL6+, quindi ancora più avanzato rispetto al Safepal. Inoltre, il Trezor Model T è dotato dell’opzione per la Shamir Secret, che è presente su ben pochi dispositivi.

Punto positivo per entrambe le case.

Rapporto qualità/prezzo

Questo parametro è storicamente a favore del Safepal, poiché è uno dei dispositivi più economici sul mercato pur mantenendo ottimi standard di sicurezza.

Il Safepal S1 costa solo 49,99 $ (circa 46,50 euro) ed è molto più economico sia del Model One, che costa 69 euro, che del più recente Safe 3, che costa 79 €. Tra i modelli premium, la differenza è notevole. Il Safepal S1 Pro costa 89,99 $ (circa 83,50 euro), mentre il Model T costa ben 219 euro.

Tabella comparativa

Ti è piaciuto il mio articolo? Seguimi su Telegram per accedere ai contenuti speciali per la comunità di Cryptoverso.

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *