Limiti dell’analisi tecnica nel trading
L’analisi tecnica è un aspetto importante nel trading che però viene sopravvalutato per i risultati che può offrire in termini di profitti. Per questo motivo è fondamentale conoscere i suoi vantaggi e limiti prima di immergersi nell’attività di trader.
In questo articolo racconto la mia visione dell’analisi tecnica, dei suoi vantaggi, dei suoi limiti, e di dove andrebbe allocata nella sua importanza.
Cos’è l’analisi tecnica e quali sono i suoi vantaggi
L’analisi tecnica è lo studio dello storico di un grafico allo scopo di prevedere gli scenari futuri. Nel mercato delle criptovalute, vengono generalmente usate le candele giapponesi e sono fonte di ore e ore passate davanti ai monitor.
Grazie all’analisi tecnica individuiamo modelli ricorrenti come i pattern, ovvero comportamenti passati in grado di generare delle geometrie nel grafico come flag, pennant, doppi massimi, testa e spalla e tanti altri. La loro ripetizione offre al trader l’opportunità di ipotizzare possibili movimenti grazie alla ridondanza dei comportamento dei mercati.
Ad esempio, delle fasi di accumulo generano dei canali spesso ben definiti e la loro rottura permette di proiettare il prezzo a determinati livelli come nel caso delle flag e dei pennant. Tendendo a ripetersi, si possono usare questi scenari a proprio vantaggio fissando degli opportuni punti d’ingresso e d’uscita dal mercato.
A questi si aggiungono gli indicatori. Ce ne sono di ogni tipo, come RSI, MACD, medie mobili, ritracciamenti di Fibonacci e molti altri. Gran parte di essi sono gratuiti e a completa disposizione del trader.
Ora, chi si affaccia al trading ritiene che il passare le giornate davanti al grafico, conoscere i pattern, leggere gli indicatori, cercare notizie sui social, affidarsi alle letture dei guru ed effettuare analisi on-chain siano le basi per diventare profittevoli. Questo è un passaggio obbligato per la gran parte di coloro che si cimenta in questo lavoro.
Limiti dell’analisi tecnica
Dallo scenario precedente, sembra quasi che un trader possa prevedere il futuro come se il grafico fosse una sfera di cristallo. Per questo, un aspirante trader concentra spesso i suoi sforzi solo sull’analisi tecnica trascurando elementi ben più importanti. Si evince quindi che, se vedo un doppio massimo, il mercato deve invertire per forza oppure una bullish flag mi indica necessariamente che il mercato salirà. Tutto molto semplice.
Allora perché la stragrande maggioranza dei trader perde nei mercati? Stiamo parlando di percentuali ben superiori al 90%.
Sarà forse che l’analisi tecnica non è proprio oro che luccica? Se i pattern e gli indicatori, visibili al mondo e gentilmente messi a disposizione dagli exchange, sono davvero la soluzione per diventare ricchi, perché l’impietoso mercato porta la gran parte di chi si affaccia al trading a perdere denaro?
Un mercato fortemente volatile come quello delle criptovalute è soggetto a violenti movimenti anche nel giro di pochi minuti. Una forte liquidazione, manipolazioni di mercato, attacchi hacker, notizie sulla geopolitica, possono causare movimenti che l’analisi tecnica non può prevedere, con nessun modello.
Nel mondo delle criptovalute, tutto questo ha effetti ben maggiori a causa della minore liquidità e al mercato ancora acerbo rispetto a quelli tradizionali. In pratica, gli elementi esterni sono troppo numerosi per basare tutte le speranze di profitto sull’analisi tecnica.
Ho già scritto in passato che ritengo fuorviante usare gli indicatori in quanto “indicano” possibili scenari che possono essere smentiti facilmente. Es. il RSI ci indica quando un asset è in fase di ipervenduto o ipercomprato e che sarebbe ora di comprare o di vendere. Qual è il parametro che ci indica che un asset è, ad esempio, in ipercomprato? Basta alimentare la FOMO su un token durante una bullrun per spingere le persone a comprarlo ancora. Oppure manipolare un asset poco volatile. Inoltre basta cambiare il timeframe per vedere dei valori di RSI completamente differenti.
Il limite più importante è dato però dal trader stesso. Basandosi sull’analisi tecnica, il modello previsto è spesso l’unico possibile, tuttavia l’andamento dei mercati implica molti altri scenari che vanno a invalidare tutte le previsioni. Per questo un analista non sempre è preparato ad affrontare correttamente il mercato perché basta un solo elemento esterno per invalidare tutti i modelli precedenti.
Non per nulla, una delle principali cause di perdita sui mercati è dato dal trading emotivo che l’analisi tecnica non prevede.
Allora va abbandonata?
No, l’analisi tecnica va studiata e applicata. Applicare le letture del grafico è fondamentale per ipotizzare scenari futuri. Quello che va accettato è il che il mercato può fare l’esatto contrario di quanto ipotizzato in qualsiasi momento. Per questo il trader deve essere sempre preparato per questi scenari con tecniche capaci di mitigare il rischio.
Lo stesso riguarda l’analisi fondamentale, la sicurezza e una profonda conoscenza delle dinamiche di mercato. È giusto che facciano parte del bagaglio culturale di un aspirante trader. Un crypto trader non dovrebbe lasciar nulla al caso e dovrebbe conoscere a fondo questo mercato. Non immagino un trader, che vuole ottenere profitto dalla coppia BTC/USDT, che non conosce a fondo le dinamiche di Bitcoin e delle stablecoin.
Tuttavia, in una piramide l’analisi tecnica dovrebbe rappresentarne la cima, non le fondamenta. Questo è un concetto fastidioso per chi ha passato già diverse notti davanti ai grafici (lo so per esperienza), eppure i dati menzionati sono impietosi. Un buon analista non è necessariamente profittevole e il wallet di molti trader lo dimostra.
Certo, qualcuno potrebbe contestare perché “lui guadagna dal trading e le sue letture sono spesso esatte”. Benissimo…finché non arriverà quel deal che rovinerà tutto quanto fatto di buono.
Un trader profittevole non necessariamente è un grande analista. Tuttavia possiede altri elementi che lo differenziano dalla stragrande maggioranza di persone che perdono sistematicamente nei mercati.
Alcuni di questi elementi sono il giusto approccio mentale e una corretta gestione sia del rischi che del proprio bankroll. Quello della psicologia del trading e della gestione del rischio richiede degli articoli specifici, per cui non mi dilungherò troppo.
Dove approfondire questi concetti?
Nel mio Rise Up Lab, aiuto gli aspiranti trader a sviluppare le competenze necessarie per affrontare un mercato ostico come quello delle criptovalute. Lavoriamo sulle emozioni che influenzano le decisioni di trading, con l’obiettivo di costruire una mentalità vincente per superare le varie insidie quotidiane.
Attraverso sessioni su Zoom, che si tengono due volte alla settimana, i partecipanti si confrontano tra loro per condividere esperienze e strategie. Questo percorso fornisce gli strumenti mentali e tecnici indispensabili per affrontare con successo il mercato delle criptovalute e diventare trader profittevoli.
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