ETF su Bitcoin: tutto quello che devi sapere

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Gli ETF, da gennaio 2024, hanno avvicinato Bitcoin al mercato finanziario tradizionale, influenzandone l’adozione e la crescita del suo prezzo.

In questo articolo spiego cosa sono e perché sono così rilevanti nella crescità del prezzo di Bitcoin.

Cosa sono gli ETF in modo semplice

Gli ETF, acronimo di Exchange Traded Funds, sono strumenti finanziari che consentono di investire in un paniere di titoli o attività sottostanti come azioni, obbligazioni o materie prime, il tutto negoziato in borsa proprio come un’azione classica.

In pratica, acquisti una quota che rappresenta un’intera selezione di asset, molto utile per diversificare il portafoglio con facilità e a costi contenuti. Questo perché replicano spesso un indice di mercato, come l’S&P 500 per le azioni americane o il MSCI World per i mercati globali.

Questa struttura li rende uno strumento semplice, trasparente e flessibile per investitori retail e professionali che vogliono un’esposizione diversificata senza gestire singoli titoli direttamente.

Gli ETF su Bitcoin: cosa sono e come funzionano

Gli ETF su Bitcoin permettono agli investitori di ottenere esposizione a Bitcoin senza doverlo acquistare o custodire direttamente. Sono generalmente strutturati come ETP (Exchange Traded Products) o ETN (Exchange Traded Notes), che riflettono il prezzo spot o future del Bitcoin.

A gennaio 2024 negli Stati Uniti sono stati autorizzati gli ETF basati sul prezzo spot di Bitcoin. Diversamente dall’Europa, dove il quadro normativo non consente ancora la creazione di ETF Bitcoin puri in forma UCITS, negli USA gli ETF Bitcoin sono ormai strumenti largamente disponibili e negoziati in borsa.

Oltre a Bitcoin, sono stati approvati anche su Ether (ETH). Dopo mesi di stagnazione del prezzo, nel mese di Agosto del 2025 ha quasi raggiunto il vecchio ATH risalente al 2021. Non si esclude che in futuro ci saranno altre approvazioni su altre monete.

Chi emette gli ETF su Bitcoin e perché sono rilevanti

Tra gli emittenti più noti di ETF Bitcoin ci sono società come iShares, WisdomTree, Bitwise, CoinShares, Fidelity, e VanEck. Questi fondi raccolgono capitali dagli investitori e li impiegano in Bitcoin fisici o strumenti derivati collegati al valore della criptovaluta. Il valore nominale di ogni fondo cambia, tuttavia il loro andamento è associato a quello di Bitcoin.

L’interesse degli investitori istituzionali in questi ETF ha contribuito a far affluire grandi capitali nel mercato Bitcoin, incrementandone la liquidità e influenzando il suo valore di mercato. Nel corso del 2025, solo negli USA, sono affluiti miliardi di dollari verso questi fondi, generando un potenziale effetto leva che, secondo analisti, potrebbe portare il prezzo di Bitcoin a nuovi massimi storici.

ETF per chi opera nei mercati crypto

Se siete già operativi sul mercato crypto, dubito che abbiate bisogno di acquistare ETF. Generalmente questi fondi facilitano l’accesso a chi non dimestichezza in questo mercato. Chi invece ha già esperienza con exchange e self-custody non ne ha bisogno perché potrà continuare ad accumulare Bitcoin come prima.

In pratica, possedere Bitcoin rimane roba da smanettoni, chi invece non vuole impelagarsi fra exchange, seedphrase e hard wallets può optare agli ETF. Tuttavia, come già scritto, se non avete accesso alle borse americane non potete acquistarli.

Perché gli ETF su Bitcoin influenzano il prezzo

Gli ETF su Bitcoin, permettendo un accesso più semplice e regolamentato alla criptovaluta, hanno favorito un aumento della domanda istituzionale e retail. Investitori che prima esitavano a comprare Bitcoin direttamente grazie ai problemi di custodia o regolamentazione ora possono investire tramite gli ETF. Questo ha creato un flusso costante di capitali che spinge verso l’alto il prezzo di Bitcoin. Inoltre, l’ampia diffusione e la trasparenza degli ETF hanno contribuito a ridurre la volatilità relativa, aumentando la fiducia sul mercato.

Trattandosi di ETF fisici, occorre che gli emittenti dei fondi siano in possesso del sottostante, ovvero devono detenere Bitcoin sui loro wallets. Ciò sta generando un incremento della scarsità di mercato, causando quindi una diminuzione dell’offerta sugli exchange. Non solo, chi investe in ETF, in genere lo fa con una prospettiva almeno decennale, ciò potrebbe avere implicazioni sul suo prezzo nel lungo periodo.

L’influenza la si nota nei grafici: storicamente l’halving ha preceduto le principali bullrun ma nel 2024, l’approvazione degli ETF su Bitcoin hanno portato una salita del prezzo dai 48k fino ai 74k superando il vecchio ATH risalente al 2021. Mentre scriviamo (Agosto 2025) il prezzo si aggira intorno ai 112k dopo aver raggiunto il nuovo ATH a 124k.

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